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In questa pagina verranno pubblicate le email e i commenti ricevuti tramite il modulo contatti da voi lettori, se espressamente autorizzati. Ricordate di specificare se volete essere nominati con nome completo, iniziali, o in forma anonima (o con nome di fantasia). In omaggio al nostro amore per la chiarezza e l' onestà intelletuale verranno pubblicate anche le email di critica (con eventuale censura grafica di termini offensivi).

Ciao Eterolaico,

mi chiamo Lorena, sono una donna di ormai 43 anni, sarda, ma vivo tra Rieti, Viterbo, e Lucerna, dove ho la mia residenza principale. Felicemente bisessuale da sempre, ho una partner fissa che vive con me in Svizzera e un partner a Rieti. A nome di tutti e 3 voglio manifestarvi il nostro supporto, dirvi che non siete soli, e che siamo tanti sia nel mondo bisex che in quello omosex a pensarla come voi.

Tenete duro!

 

Lorena Masia, Hetta Weiss, Marco Rizzato

Ciao ragazzi complimenti per il sito, c'era bisogno di uno spazio simile svincolato dagli ambienti religiosi. Mi chiamo Salvatore e sono un neolaureato in psicodinamica, laureato alla Sapienza proprio con una tesi sul Gender. Mi complimento con voi per la pagina dei saggi, molto chiari ed adatti per introdurre al tema. Se posso permettermi una critica, la pagina della Satira forse non é azzeccatissima, potrebbe procurarvi non poche inimicizie.

Cordialmente,

 

Tore

 

Sono una mamma di Imola, ieri mattina mio figlio Alessandro é tornato da scuola (fa la 4a elementare) e mi ha mostrato contentissimo i disegni che la maestra ha fatto fare in classe: io e mio marito nei disegni avevamo i vestiti scambiati!

Sono rimasta allibita!

 

Silvia

Ciao complimenti per il sito, vi seguo dietro segnalazione di una mia cara amica che é approdata qui da voi forse tra le prime utenti; vi scrivo per segnalarvi, nel caso non ne foste a conoscenza, che a febbraio il consiglio comunale di Milano ha approvato il 'tesserino Trans' cioè la possibilità per i consiglieri di presentarsi in seduta con il nome scelto in base al loro 'gender di elezione' (vi giuro, non so cosa vuol dire!).

La proposta é stata del radicale Capato, un vero campione di assurdità.

Ciao e ancora complimenti

 

Alessandro D. - Pomezia

 

Buongiorno a Marco e agli altri admin,

vi scrivo da Lecce per lasciarvi una riflessione riguardante l' aborto, la legge 194, e l' obiezione.
Io ho 43 anni e son stato obiettore di coscienza a 24, per svolgere il servizio civile alternativo al militare in un periodo nel quale questa pratica era vista come il fumo negli occhi... il servizio militare era ancora obbligatorio e per dichiararti obiettore dovevi compilare un modulo ben preciso dove attestavi la tua contrarietà all' etica militare; spesso e volentieri la domanda veniva rifiutata e ci si doveva comunque presentare alla destinazione di leva in attesa di un riesame, un mio caro amico ha passato 3 giorni in reclusione per essersi rifiutato di imbracciare l' arma mentre si trovava in caserma alla Brigata Sassari in attesa del riesame della domanda di obiezione respinta. All' epoca l' obiezione di coscienza era una grande battaglia della sinistra più radicale, la stessa che difendeva il diritto all' aborto, che difendeva la voleva delle droghe leggere, e tante altre di quelle cause basate sulla 'libertà di scelta individuale'. Io, che ero di sinistra, e convinto di ciò, facevo parte di quel mondo.

Immaginate come mi possa sentire adesso io nel vedere che, da qualche anno, la questione dell' obiezione di coscienza é il fumo negli occhi proprio di quelle stesse persone di sinistra, specialmente dei radicali.... se a obiettare é un cittadino che deve fare il militare e non vuole, va tutto bene... se a obiettare é un medico pro-vita, non va bene? Perchè? Non si tratta comunque di coscienza personale?

Non si tratta sempre di libertà individuale? Io non me lo so spiegare.Voi.

 

Vi saluto.

 

Aurelio M - Lecce

 

Ho apprezzato molto il vostro saggio sul libro After the Ball, ho letto quel libro circa due anni fa durante un soggiorno ad Amsterdam, dove frequentavo un programma di scambio inter-universitario. Lo ritengo un libro terrificante per la lucidità e la precisione con le quali vengono date le direttive per la "guerra mediatica" da condurre contro quelli che il libro definisce "bigotti".

E' la prima volta che trovo una analisi italiana del libro, e ciò vi rende onore, specialmente perchè, da quanto ricordo della sua lettura, non avete dimenticato niente nè avete distorto i suoi contenuti.

Sono contento di aver trovato il vostro sito grazie a Twitter, continuerò a seguirvi.

 

Stefano da Verbania

Mi chiamo Rino, sono un padre di Pistoia e vi scrivo per dirvi che secondo me quello che fate é unico: siete l' unico gruppo che ho trovato in rete a trattare l'argomento della famiglia tradizionale senza cadere  nei soliti luoghi comuni religiosi.

Continuate così.

 

La comunità gay e gli ‘scienziati’ ci dicono che 'essere gay non é sintomo di problemi mentali'.

Va bene, sono anche pronto a considerarlo, anche se la ritengo una bugia….

Poi le stesse comunità gay e gli stessi ‘scienziati’ ci dicono che a causa del bullismo e dell’ omofobia gli omosessuali si suicidano di più rispetto agli eterosessuali.

Ma scusate… il suicidarsi di più, il non saper reggere la pressione, non sono forse la migliore dimostrazione dell’ incapacità emotiva  e di una inadeguatezza mentale al vivere nella società? Non è forse la migliore dimostrazione del fatto che l’ omosessualità sia associata ad un problema mentale?

 

Salvatore G. da  Voghera

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