Nessuno tranne i fondatori di una azienda potrà iniziare il proprio percorso lavorativo come Senior, non esisterà più il concetto di operaio / impiegato / quadro o dirigente, tutte le mansioni e tutte le responsabilità ricadranno nell' ambito dei livelli di Junior e di Senior, come anche i livelli di salario. Il salario minimo sarà garantito in una somma rivalutata di anno in anno da una apposita Commissione che si occupa del mondo del lavoro, ed esisteranno solo 2 livelli di retribuzione: Junior e Senior. Durante i vari anni lavorativi svolti in un dato livello, l' anzianità sarà annuale e comporterà un aumento di salario non superiore al 5% del salario iniziale (al netto delle rivalutazioni fatte dalla Commissione in relazione al costo della vita). Durante il percorso da Senior, per ogni 10 anni di anzianità sarà possibile godere di un altro ulteriore 'bonus'  non superiore al 2% del salario iniziale recepito nel livello Senior.

Sarà possibile per il cittadino svolgere più di un lavoro, qualora le sue competenze certificate lo permettano, a patto che dichiari quale sia il lavoro principale e quali quelli subordinati. I lavori subordinati saranno retribuiti in percentuale dimezzata in relazione al grado di subordinazione (si veda a fine pagina il'case study').

Una grande novità sarà la possibilità di vendere 'quote lavoro'. Il lavoratore potrà, d' accordo con il datore di lavoro, vendere una propria quota di lavoro ad un altro dipendente o ad un non occupato che abbia competenze nella stessa mansione. Le quote lavoro potranno essere definite per tempo  limite o per progetto, e saranno retribuite all' 80% a chi  acquisisce la quota di lavoro, e al 20% a chi la vende. Le quote lavoro vendute non concorreranno all' anzianità del dipendente che le vende, ma solo a quella del dipendente che temporaneamente lo sostituisce.

Tutte le posizioni di lavoro relative a servizi essenziali saranno gestite direttamente dallo Stato, mentre servizi accessori e complementari, oltre a tutti gli altri tipi di attività, potranno essere gestiti da privati o da corporazioni ai quali però lo Stato porrà una serie di vincoli in termini di struttura organizzativa, numero di dipendenti e consulenti, salari minimi e massimi. Nessuna azienda privata o corporazione di aziende potrà avere accesso ai seguenti servizi: energia, istruzione, ricerca, sanità, sicurezza. Limitato accesso ai privati sarà garantito nei settori: ambiente, edilizia, infrastrutture, economia.

I contratti potranno essere di soli tre tipi: a tempo indeterminato, libero professionista, e di consulenza / acquisto di quote.

Il contratto a tempo indeterminato potrà essere sciolto 1) dal dipendente senza penale a patto che metta l' azienda in condizioni di provvedere tempestivamente alla sua sostituzione, e 2) dall' azienda senza penale a patto che dimostri l' effettiva necessità di rescindere il contratto.

A tal scopo non sarà possibile rescindere il contratto di un dipendente se non si manifestano una o più delle seguenti condizioni:

- manifesta incompetenza del dipendente (che causerà comunque una verifica del percorso lavorativo e delle responsabilità dell' azienda - es: una azienda che licenzia un Senior con 5 o più anni di esperienza subirà una forte revisione delle sue politiche in quanto non é possibile che un inadatto o incompetente abbia raggiunto un simile livello)

- grave danno economico o strutturale all' azienda

Le aziende non potranno adottare 'codici etici' in quanto rivestiranno solo il compito di 'datori di lavoro' che in nessun modo possono operare sull' etica e sui valori individuali e societari; sarà illegale imporre scelte sociali al dipendente, il quale a sua volta si impegna a non portare all' interno dell' azienda valori sociali ma solo contributi lavorativi. Il mancato rispetto di questa condizione porterà all' immediato annullamento del contratto del dipendente o alla chiusura forzata dell' azienda da parte dello Stato.