top of page

POLITICA

Le Commissioni di Lavoro

La politica dello Stato Tecnocratico Postumanista sarà guidata da Commissioni di Lavoro variabili, modificabili in qualsiasi momento, che sostituiranno l' attuale struttura a Camere fisse. Il requisito fondamentale per la composizione di queste Commissioni deve essere che i loro componenti siano specialisti (con conoscenze dimostrabili) del tema di cui una data Commissione si occuperà; sarà possibile che persone con conoscenze dimostrabili in più ambiti possano far parte di più Commissioni. Ogni Commissione sarà presieduta da un segretario il cui ruolo sarà solamente quello di organizzare e notificare le decisioni e soluzioni prese dai membri della Commissione. I vari segretari si attiveranno successivamente per esaminare le interconnessioni occorrenti tra le soluzioni delle diverse Commissioni, e per la messa in pratica di tali soluzioni. Potranno demandare ad assegnatari le operazioni di realizzazione ed interfacciamento con i settori dello stato che si occupano della effettiva realizzazione delle soluzioni trovate.

Il numero dei componenti di ogni Commissione dovrà essere tenuto esiguo, e le attività della Commissione saranno il vero e proprio lavoro dei commissari, che non godranno di speciali trattamenti rispetto al resto della popolazione: saranno considerati dei semplici lavoratori e saranno soggetti a tutte le regole - senza nessun genere di benefit o privilegio - a cui saranno soggetti tutti i cittadini. Le Commissioni non avranno una durata predefinita, ogni singolo membro rimarrà in carica tanto quanto lo permetterà il raggiungimento degli obiettivi presentati nelle sue proposte approvate, obiettivi che comunque devono essere orientati al manifestare migliorie percepibili in non più di due anni. Ogni commissario potrà lavorare a più proposte, e potrà rimanere in carica per l' ottenimento dei risultati delle sue proposte ancora in lavorazione anche quando altre abbiano già raggiunto gli obiettivi. Solo nel caso di annullamento delle soluzioni (per manifesta incapacità di raggiungimento degli obiettivi, o per sfiducia da parte del popolo) il commissario sarà rimpiazzato.

 

Nello stato Tecnocratico Postumanista non esisteranno partiti, il popolo non dovrà scegliere rappresentanti che decidano per lui, ma dovrà analizzare e votare i singoli curricula dei candidati alle Commissioni. Tutti i curricula saranno pubblici, preferibilmente in forma anonima, e i curricula più votati serviranno come nomina dei commissari corrispondenti. Tali commissari dovranno, una volta in commissione, analizzare le problematiche inerenti la propria commissione, e prendere decisioni promuovendo soluzioni che dovranno essere seguite col minor numero di variazioni. Variazioni saranno possibili solo nel caso in cui in corso di lavoro di attuazione si presentino particolari condizioni che possano influenzare il risultato finale, in modo particolare a causa della fattibilità o meno rispetto alle condizioni particolari di alcune realtà dello stato.

 

Le particolari Commissioni che si occuperanno della produzione delle Leggi dello Stato dovranno stilare un elenco di reati suddiviso per importanza e/o gravità, e stabilire come questi reati vadano affrontati basandosi unicamente sull' impatto di tali reati sulla vita dello stato. Saranno dunque considerati di minore importanza reati legati alla persona nel suo ruolo non fisico - ad esempio calunnia, ingiuria, diffamazione etc - mentre saranno considerati più gravi reati che affliggono la realtà fisica della persona - ad esempio furto, percosse, omicidio. La regolamentazione del comportamento del popolo sarà realizzata tenendo presenti due principi fondamentali: 1) nessun cittadino - nemmemo i componenti delle commissioni di lavoro - può godere di speciali privilegi rispetto ad altri; 2) i metodi deterrenti contro l' eventualità di reato devono essere orietati prima alla prevenzione e, quando questo non fosse possibile, alla salvaguardia altrui, applicando un' ottica 'puntitiva' e non 'rieducativa'.

 

La politica dello Stato si occuperà anche di interfacciarsi con i settori societari atti a risolvere le problematiche dei cittadini come singoli e come comunità. Ogni segretario Commissione si interfaccerà con un rappresentante delle realtà locali (amministrazione delle città) per diffondere le particolari direttive provenienti dalle soluzioni dei Tecnocrati della Commissione. Le città non avranno un colleggio di amministrazione paragonabile a quello attuale, ma saranno amministrate da un numero minimo di comuni cittadini eletti a rappresentanti che si interfacerannno con la struttura dello Stato dalla quale prenderanno direttive. Tali rappresentanti saranno dei meri esecutori, si occuperanno della messa in pratica a livello locale delle decisioni prese dai Tecnocrati delle Commissioni, notificando  loro eventuali problematiche che meritino un' analisi particolareggiata o che possano richiedere una soluzione personalizzata. Particolari Commissioni si occuperanno di verificare costantemente lo stato di benessere delle comunità coinvolgendo periodicamente i cittadini in sondaggi, e dando al cittadino la possibilità di comunicare direttamente con le commissioni (o loro incaricati)  per segnalare problematiche esistenti.

 

La politica dal punto di vista del cittadino

Il diritto di voto nella Tecnocrazia Postumanista non sarà un diritto insito della persona, non verrà acquisito nè alla nascita nè alla maggiore età, ma solo al termine del corso di studi obbligatorio e gratuito. I titoli di studio acquisiti garantiranno l' accesso ad una categoria di elettorato che si limiterà alla Commissione di competenza. Il cittadino potrà votare per una data Commissione solo qualora dimostri di avere conoscenze nell' ambito di lavoro di tale Commissione; ciò sarà garantito grazie ad un database che contenga tutti i percorsi di studio e lavorativi dei cittadini; uno stesso cittadino potrà votare per la composizione di più Commissioni qualora la sua cultura dimostrabile lo abiliti. Allo scopo di dare a tutti i cittadini la possibilità di istruirsi sui temi delle diverse Commissioni, lo Stato Tecnocratico organizzerà dei veri e propri corsi di formazione con esame finale. Gli esami  dei corsi di abilitazione al voto  dovranno essere svolti in forma elettronica con correzione elettronica immediata nei confronti di risposte già inserite nel programma di test, solo le prove pratiche o di simulazione (ad esempio: particolari case study) potranno essere svolti davanti ad un colleggio giudicante.

A tutti coloro che non dovessero completare un percorso di studi obbligatorio gratuito sarà negato il diritto di voto finchè non avranno acquisito, tramite esperienza lavorativa adeguata e dimostrabile, le competenze minime per poter rientrare in una categoria di elettorato.

 

bottom of page