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Poliamore e omosessualità per Sherlock Holmes

Abbiamo già scritto in relazione al tema dell' utilizzo dei serial TV e dei film per fare propaganda all' omosessualità, ovviamente non si tratta sempre e solo di propaganda vera e propria quanto di un infiltrare in situazioni normali decine di personaggi omosessuali anche quando questo non aggiunge nulla alla storia; abbiamo fatto l' esempio dei serial TV di Julie Plec (The Vampire Diaries e The Original) nel quale son veicolati anche messaggi pro-gender. Quel che segnaliamo adesso, è l' utilizzo di un serial TV per introdurre al pubblico in maniera 'del tutto normale' anche il poliamore. Parliamo di Elementary, il telefilm che porta il personaggio di Sherlock Homes nell' America dei nostri giorni; la puntata 4x04 (quarta serie quarto episodio) tratta dell' omicidio di una ricercatrice che lavora in un ospedale nel campo della fertilità, sposata con un oncologo, la quale pare avere una relazione con un suo collega di colore... gli investigatori vengono invitati in gran segreto dal marito della vittima a casa sua, sapendo che loro vogliono interrogare il presunto amante. E qui abbiamo il colpo di scena: Sherlock si accorge, da alcuni segni presenti nella casa, che non si tratta di una relazione clandestina, ma... di una "troppia" (utilizza questo neologismo) cioè una unione consenziente di 3 persone...

si tratta ovviamente di una pratica illegale, la poligamia é severamente vietata quasi ovunque al mondo, e l' America non fa eccezione. Ma c' é di più... ci viene detto con tanta nonchalance che i tre hanno una bambina di due anni... vi immaginate una bambina che cresce in un contesto simile? Il marito della vittima, triste, dice che dopotutto "siamo solo una famiglia" dopo che Sherlock ha osservato, guardando le foto sui mobili, "sembrate tutti molto felici".

Quale idillio!!


La spiegazione va avanti, il marito discolpa il nero dalle accuse, e racconta come la loro relazione é iniziata... I due uomini avevano una relazione omosessuale pre esistente, ma con un accordo che li lasciava liberi a scappatelle. Un classico che, ammesso così naturalmente, non fa che confermare quel che sempre abbiamo sostenuto sulla precarietà e amoralità manifeste insite nelle relazioni gay...

insomma i due avevano un accordo... l' oncologo ad una festa conosce la vittima, si frequentano, e la introduce al suo partner gay. Magicamente tutti e tre si trovano d' amore e d' accordo; del resto, è tutto normalissimo, no??

E se vi state chiedendo "Ma ti pare che una donna accetta di vivere una situazione simile e di fare famiglia a tre, illegale, con due gay o bisex appena conosciuti?" dovete ricredervi... perchè l' idea, svela il marito, fu proprio della donna! Niente di meno!!

Un miracolo? No, assolutamente...

l' idea era della donna perchè.... aveva già in precedenza avuto una storia simile non con due uomini, non una famiglia a tre, ma addirittura una famiglia a 6 composta da 3 femmine e 3 maschi..

ad un incredulo Sherlock il nero risponde serafico che "accordi come il nostro succedono più spessi di quant

o si pensi". Insomma che c' è di male? A parte una legge che lo vieta, il voler far passare per comuni accordi campati in aria, e una bambina coinvolta in un troiaio familiare... niente.


Sdoganata l' omosessualità, sdoganato il gender, ora sdoganiamo tranquillamente, e nel modo più naturale possibile, la poligamia (ovviamente interraziale e bisessuale, non ci facciamo mancare niente)....

... presto o tardi sdoganeremo anche la pedofilia, la zoofilia, e chi s' è visto s' è visto.




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